la favola nella letteratura dell'otto-novecento

prefazione


Il Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini – CISESG nasce nell’ottobre 2011 a Seravezza, in provincia di Lucca, con l’intento di promuovere l’alta cultura e gli stu- di sulla Favola, con particolare attenzione alla figura dello scrittore Sirio Giannini (1925-1960). La Favola e Giannini si legano perfettamente, a nostro parere, in quanto lo scrittore seravezzino aveva una sua personalità originale e proponeva un modo intenso ed essenziale, non naturalistico, di raccon- tare la vita, i problemi dell’essere umano e il suo territorio. Lo aveva del resto già notato uno studioso della Letteratura italiana fine e sensibile come Felice del Beccaro, che promosse pubblicazioni e convegni, specie negli anni ottanta, dedicati a Giannini.

Dopo i primi seminari supportati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Seravezza, per analizzare analogie e relazioni fra Giannini e scrittori quali Silvio D’Arzo, Cesare Zavattini, Giovannino Guareschi, o altri autori internazionali, in particolare del mondo lusofono, sono seguite presentazioni di libri, festival letterari e mostre.

Il Primo Seminario Internazionale sulla Favola in Letteratura fra Otto e Novecento è stato realizzato, con la partecipa- zione di studiosi europei, a Seravezza il 2 settembre 2014, per porre le basi del lavoro futuro, ovvero approfondire gli aspetti e i problemi della Favola in età moderna e contemporanea.

Gli Atti, che presentiamo qui, contengono tutti i contributi di quel Seminario. Prima di tutto una introduzione generale, cioè la prolusione del Direttore Scientifico CISESG, Daniela Marcheschi. La studiosa traccia un profilo sintetico della Fa- vola, mettendo in evidenza come, tra ottocento e Novecento, grazie a esperienze originali - ad esempio quelle di Hans Christian Andersen o Carlo Collodi -, questo genere allarghi i propri orizzonti formali, si apra ad altri generi letterari, diventando il crogiuolo di nuove forme narrative. Come scrive la prof.ssa Marcheschi, in chiusura del suo saggio, si tratta di «vere e proprie galassie formali, non sempre nettamente definibili e ognuna con una grande diversità di poetiche e generi al proprio interno».

Per parte sua la prof.ssa Luisa Marinho Antunes conduce nelle problematiche complesse, che riguardano la Favola nella letteratura lusofona. Nella cultura portoghese, generalmente, non esiste una vera e propria distinzione terminologica tra Favola e Fiaba, e ciò crea e ha creato non poche ambiguità. Nonostante questo, nel più vasto mondo lusofono la Favola «continua ad essere scelta da diversi autori che lavorano nella modernità». Distinguendo tre modalità formali - la favola tradizionale, la favola dei riti di passaggio e la favola delle relazioni sociali – e costruendo un percorso fra alcuni testi significativi, fra i vari fabulários, la studiosa, nonché illustre

membro della Commissione scientifica del CISESG, ci presenta una visione più completa, che arricchisce le prospettive degli studi sulla Favola stessa e sulla letteratura lusofona in genere.

Per approfondire in maniera interdisciplinare lo studio della Favola, è stata invitata a partecipare al Seminario la Georg Klusemann Gesellschaft di Bonn, nella persona del suo Direttore dr.ssa Elena Klusemann. È stata così esposta l’esperienza dell’artista tedesco, precocemente scomparso, Georg Klusemann (1942-1981). La Favola è stata per lui un mezzo per rispondere alla sfida culturale dei tempi presenti e con- tribuire a rinnovare il linguaggio artistico, divenuto troppo autoreferenziale. Klusemann, infatti, ha ideato e scritto i testi delle sue favole e li ha illustrati. Così, nella scia di una delle più belle e stimolanti tradizioni della Modernità, ha raccolto una sfida tecnica e di significati sperimentando più arti: la parola scritta e l’arte visiva.

Chiudere i lavori del Seminario, senza dedicare attenzione a Sirio Giannini, ci era impossibile. Il compito è toccato al nostro membro associato di ricerca dr Alessandro Viti, che ha dimostrato nel dettaglio come sia impossibile ridurre le opere di Giannini, in particolare Prati di Fieno, ad una espressione del Neorealismo o della poetica naturalistica. Infatti, in Gian- nini, è riscontrabile un senso di vago ed indefinito che riguarda sia il tempo (quello ciclico delle stagioni, più che della storia) sia uno speciale sentimento del paesaggio: «una sottile aura di sogno o meglio, [...] senso di estraniamento dalla realtà corrente», come scrisse Aldo Capasso, in una lettera ancora oggi inedita.

Mentre vedono la luce gli Atti dei lavori di due anni or sono, il Centro Studi è lieto di continuare la propria attività, annunciando che il 2 dicembre 2016, presso la prestigiosa Area Medicea Patrimonio Unesco di Seravezza, avrà luogo il II Seminario Internazionale sulla Favola; lieto per l’ampio tavolo dei relatori provenienti da tutto il mondo, e grato per il Patrocinio e il contributo finanziario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT).

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la presenza del Direttore Scientifico del CISESG, prof.ssa Daniela Mar- cheschi, che con passione e tenacia ha sostenuto l’attività del Centro e spronato i giovani ricercatori a migliorarsi. ringrazio per la guida illuminata anche la Commissione Scientifica del CISESG, nelle persone dei proff. Piero Floriani, Luisa Marinho Antunes, Stefania Sini; e il Vice-Presidente Valeria Biagi per il fondamentale supporto. un pensiero grato va anche agli altri membri del CISESG, che si sono impegnati nel quinquennio appena trascorso per la riuscita delle diverse iniziative.

Infine, mi sia concesso dedicare la piccola fatica della cura di questo volume a mia madre e alla mia famiglia per la pazienza infinita.